Regia: Jason Reitman
Sceneggiatura: Diablo Cody
Cast: Ellen Page, Michael Cera, Jennifer Garner, Jason Bateman, J.K. Simmons, Allison Janney
In sala dal: 6 Aprile
Sito ufficiale: QUI
Trailer: QUI
Essere figli d’arte, si sa, non è mai semplice, soprattutto quando tuo padre si chiama Ivan Reitman ed è il regista di uno dei film culto degli anni ’80 del secolo scorso (“Ghostbusters” ndr.), ma Jason Reitman non ha gettato la spugna e, dopo il sorprendente “Thank you for smoking” datato 2005, ha tirato fuori dal cilindro un altro bian coniglio, il sorprendente “Juno”. Reitman ha rilanciato ancora una volta il cinema indipendente, riscoperto dalla Hollywood di questo inizio millennio, tant’è che ha finito per ritrovarsi in corsa ai prossimi premi oscar (con ben 4 nomination: “Miglior film”, “Miglior regia”, “Miglior sceneggiatura originale” e “Miglior attrice protagonista”), ad esser acclamato come successore dell’altro caso da Oscar del cinema indie, “Little Miss Sunshine”, a trionfare al botteghino con oltre 120 milioni di dollari incassati a fronte di un budget irrisorio e a vincere il premio come miglior film all’ultima Festa del cinema di Roma, quando in pochi avrebbero scommesso su di lui (è stato accolto dalle ovazioni entusiastiche del pubblico e dai giudizi nettamente positivi della critica).
Senza dimenticare, ovviamente, che si è rivelato un trampolino di lancio per le due giovani star, Ellen Page (già vista nel cult di David Slade “Hard Candy”) e candidata al premio Oscar come miglior attrice protagonista, e l’altrettanto giovane Michael Cera (l’impacciato protagonista di “Superbad”) e si è potuto avvalere della partecipazione di parecchi nomi “famosi” tra cui Jennifer Garner e Jason Bateman.
E’ invece dell’esordiente Diablo Cody, ex spogliarellista reinventatasi scrittrice, la sceneggiatura di “Juno”, che ruota intorno ad un’inattesa gravidanza in seguito ad un occasionale rapporto tra Juno (Ellen Page) e Paulie Bleeker (Michael Cera), suo migliore amico.
Dopo l’iniziale riluttanza della ragazza a continuare la gravidanza, decide di mettersi in cerca, insieme alla sua migliore amica, di una coppia che possa adottare il nascituro.
I genitori della sfortunata adolescente sono invece interpretati da J.K. Simmons (il burbero direttore J.J. di “Spider-man”) e da Allison Janney (vista di recente in “Hairspray”).
“Juno” sembra avere dalla sua oltre alla verve tipica della commedia “intelligente”, anche una tangibile caratterizzazione dei personaggi, trattando in maniera “leggera” e comica argomenti che molto spesso sono motivo di dibattito e sfociano in tragedie, ormai pressochè quotidiane.
Qui in Italia doveva uscire in questo Febbraio, ma il rilascio è stato inspiegabilmente posticipato al 6 Aprile.
Ci si attende molto da questo “Juno” e soprattutto dal suo regista, nella speranza di non essere di fronte al classico fuoco di paglia, ma a qualcosa di ben concreto.
Senza dimenticare, ovviamente, che si è rivelato un trampolino di lancio per le due giovani star, Ellen Page (già vista nel cult di David Slade “Hard Candy”) e candidata al premio Oscar come miglior attrice protagonista, e l’altrettanto giovane Michael Cera (l’impacciato protagonista di “Superbad”) e si è potuto avvalere della partecipazione di parecchi nomi “famosi” tra cui Jennifer Garner e Jason Bateman.
E’ invece dell’esordiente Diablo Cody, ex spogliarellista reinventatasi scrittrice, la sceneggiatura di “Juno”, che ruota intorno ad un’inattesa gravidanza in seguito ad un occasionale rapporto tra Juno (Ellen Page) e Paulie Bleeker (Michael Cera), suo migliore amico.
Dopo l’iniziale riluttanza della ragazza a continuare la gravidanza, decide di mettersi in cerca, insieme alla sua migliore amica, di una coppia che possa adottare il nascituro.
I genitori della sfortunata adolescente sono invece interpretati da J.K. Simmons (il burbero direttore J.J. di “Spider-man”) e da Allison Janney (vista di recente in “Hairspray”).
“Juno” sembra avere dalla sua oltre alla verve tipica della commedia “intelligente”, anche una tangibile caratterizzazione dei personaggi, trattando in maniera “leggera” e comica argomenti che molto spesso sono motivo di dibattito e sfociano in tragedie, ormai pressochè quotidiane.
Qui in Italia doveva uscire in questo Febbraio, ma il rilascio è stato inspiegabilmente posticipato al 6 Aprile.
Ci si attende molto da questo “Juno” e soprattutto dal suo regista, nella speranza di non essere di fronte al classico fuoco di paglia, ma a qualcosa di ben concreto.
un'anteprima a cura di Svengali
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