19.4.08

Recensione: Ortone e il mondo dei Chi

Regia: Jimmy Hayward, Steve Martino
Sceneggiatura: Ken Daurio, Cinco Paul
Cast (Voci): Christian De Sica, Veronica Pivetti, Paolo Conticini

Tornano sullo schermo le storie del Dr. Seuss, in un piacevole film per tutta la famiglia che merita sicuramente le vostre attenzioni per un pomeriggio all’insegna del divertimento.



Ortone è un elefante che vive in un’imprecisata giungla.
Proprio come tutti gli elefanti (?) si diverte a nuotare e ad andare a caccia di insetti rari e, proprio come tutti gli elefanti (?) sente delle voci provenire da un granello...
Creduto pazzo da tutti i suoi amici animali, Ortone è realmente convinto di sentire delle voci provenire dal granello e quando scopre effettivamente che in quel minuscolo detrito c’è un intero microcosmo abitato dal popolo dei Chi, si prefigge l’obiettivo, anche a costo della sua stessa vita, di portare gli abitanti di Chi Non So in un luogo sicuro perché possano continuare a vivere serenamente.
Con la collaborazione del Sinda-Chi e del suo amico Mortone (più vicino col cuore che fisicamente) intraprendono un lungo viaggio verso la solitaria rupe dove poter adagiare il granello.
Tuttavia, come nella più classica delle storie, il cattivo di turno, in questo caso la Mamma Canguro, non è disposta a credere ad Ortone e scatena contro di lui tutti gli abitanti della giungla.
Nel vasto panorama dei film d’animazione digitale si affaccia questa pellicola, prodotta dalla 20Th Century Fox, che porta una ventata di entusiasmo e di leggerezza rafforzando, più che innovando (qualora ce ne fosse bisogno), il connubio tra animazione classica e digitale (belli e graditi gli inserti da cartoon “classico”, con ammiccamenti allo stile manga, che distolgono una volta tanto l’attenzione dall’ammasso di poligoni digitali, seppur di ottima fattura).
Protagonista del film è il morbido elefante Ortone, doppiato in maniera pessima da Christian De Sica (che troppo spesso abusa dell’accento romanesco), fedele ai suoi intenti fino all’ultimo e dotato come tutti gli elefanti di una strepitosa memoria e di un forte senso dell’onore (?), che riempie lo schermo non solo per dimensioni (nonostante la dieta ferrea e l’attività fisica che lui stesso ammette di praticare), ma anche per simpatia e tenerezza.
Il resto degli animali sono solo un piacevole contorno, dai caratteri solamente abbozzati (ad eccezione della perfida Mamma Canguro) che si distinguono tra loro (anche per quanto riguarda gli abitanti di Chi Non So) tra quelli che hanno la pelliccia folta e dai colori sgargianti e coloro invece, pervasi dall’odio e dal rancore, che han la pelle viola.
Mancano le prese in giro e i riferimenti ai film di “culto” tipici delle produzioni Dreamworks, così come manca anche una solida sceneggiatura, ciò nonostante i realizzatori de “L’era glaciale” mettono in scena un gioiello di tecnica ed effetti digitali, che nulla ha da invidiare al recente “Ratatouille”.
Peccato per la scelta del canto corale, stile Disney (le musiche sono di John Powell, compositore anche per “Robots” e “Happy Feet”), nel finale che stona un po’ con tutto il resto del film, così come la ricerca delle situazioni comiche a tutti i costi.
Senza attendersi miracolo alcuno, né una storia ricercata, “Ortone e il mondo dei Chi” è un grazioso film, indirizzato principalmente ai più piccoli, ma che non manca di divertire anche i “maggiorenni”.
Una volta tanto Dr. Seuss (al secolo Ted Geisel) potrà dormire tranquillo, la sua edulcorata storia per bambini non ha subito stravolgimenti alcuni (“Il gatto” e “Il Grinch” non sono certo ricordati come capolavori del cinema contemporaneo) e l’umorismo (finto) nero alla Roald Dahl è rimasto intatto.
Fortunatamente.
Le voci originali sono di Jim Carrey (Ortone), Steve Carell (Sinda-Chi), Carol Burnett (Mamma Canguro).


Recensione a cura di Svengali

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