18.3.08

Recensione CineCult: Nuovo Cinema Paradiso


Regia e sceneggiatura:
Giuseppe Tornatore

Cast: Jacques Perrin, Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Marco Leonardi, Agnese Nano, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Leopoldo Trieste, Pupella Maggio, Isa Danieli

Anno di produzione: 1988


Le storie in salsa melodrammatica non sono per tutti i palati. Tuttavia è difficile non rimanere affascinati da Nuovo Cinema Paradiso, che nella classicità della sua narrazione e la purezza delle sue musiche (firmate Ennio ed Andrea Morricone) può colpire anche i cuori più duri.

Come il titolo suggerisce, il protagonista del film è il Cinema stesso, la sua ascesa e la sua discesa, e soprattutto la sua ricezione a livello popolare (senza dimenticare la censura religiosa). A Giancaldo, piccolo paesino della Sicilia, nel secondo dopoguerra, quando Totò è un piccolo ragazzino scapestrato, il Cinema sembra essere l’attrazione più forte per ogni fascia d’età e condizione sociale. L’amore per il cinema è trasmesso a Totò da Alfredo (Philippe Noiret), protezionista del cinematografo del paesino, che qualche volta parla con le battute di John Wayne.
Quarant’anni dopo la sua partenza da Giancaldo, Salvatore è un regista ormai affermato. Appresa la
notizia della morte di Alfredo, sarà preso dai ricordi in un lungo flashback mosso su ali malinconiche, rivivendo la sua infanzia e la sua giovinezza che ruotano attorno alla figura del suo amico e alla magia del cinema che li ha legati. Legame inizialmente non semplice, ma che si salda con l’incendio della cabina di proiezione, a causa del quale Alfredo perderà la vista ma avrà la vita salva grazie al piccolo Totò. Ricostruito il Cinema Paradiso, il giovane Totò vi lavorerà grazie ai preziosi insegnamenti dell’amico. E sarà Alfredo a dargli consigli riguardo al primo amore, Elena, così come sarà lui a dirgli di partire per sempre, allontanarsi da quel paese così piccolo e andare incontro al futuro altrove.

Salvatore ritorna dunque in Sicilia dopo quarant’anni per i funerali del suo amico, ma assisterà anche ai funerali del Cinema Paradiso. La sala è infatti ormai chiusa da anni – siamo nel periodo della cosiddetta crisi del cinema, soppiantato da tv e videocassette – e verrà demolita sotto gli occhi piangenti di Salvatore e di tutti i cittadini di Giancaldo. Il ritorno a casa è doloroso così come è sofferente il ritrovare le persone della sua infanzia (menzione speciale meritano le interpretazioni di Pupella Maggio e Isa Danieli), per scoprire che tutto è rimasto proprio com’era.

Premiato nel 1990 con l’Oscar per il miglior film straniero, Nuovo Cinema Paradiso risulta essere uno dei film nostrani più amati all’estero, nonché uno dei punti forti della filmografia di Giuseppe Tornatore, regista siciliano sensibilmente legato alla sua terra (pensiamo a L'uomo delle stelle, Malena, o allo stesso Baaria, in produzione), ma che con questa dichiarazione d’amore al Cinema ha certamente narrato di sé qualcosa in più.

“A vita non è come l'hai vista al cinematografo, a vita è cchiu difficili.

Recensione a cura di Coda di Lupo

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