21.3.08

SerialTV: "24", la serie, il fenomeno

Creatori: Robert Cochran, Joel Surnow
Cast:
Kiefer Sutherland, Elisha Cuthbert, Dennis Haysbert

Durata ep: 45 minuti ca.

Ep stagione: 24

Stagioni: 6

Jack Bauer è membro del CTU (acronimo di Counter Terrorist Unit) di Los Angeles,organo preposto alla prevenzione di possibili attentati terroristici sul suolo americano.Ogni stagione egli si trova a combattere una minaccia diversa (i clichè ci sono tutti: si va dall'attacco chimico all'ordigno nucleare).Spesso, però, Jack deve infrangere il regolamento per raggiungere i suoi scopi,aiutato da alcuni colleghi.Detta così, può semrare la trama del solito poliziesco... in realtà 24 è molto di più.Ogni serie, infatti, si svolge in tempo reale nell'arco di 24 ore; ogni episodio dura un'ora(considerando anche gli intervalli della pubblicità, utili a creare dei "buchi narrativi"in quelli che, altrimenti, sarebbero stati dei momenti morti). Ogni tanto compare in sovraimpressioneun timer che sottolinea il trascorrere del tempo e la consequenzialità degli eventi.Altro espediente è l'utilizzo massiccio degli split-screen, mai sfruttati in tale manierain nessun serial precedente (e anche in ambito cinematografico, tranne rare eccezioni); essipermettono di illustrare avvenimenti che avvengono contemporaneamente in luoghi diversi, oltre che di regolare il ritmo della narrazione, grazie al sapiente montaggio.Ad aumentare ritmo e tensione di ogni singola scena, ci pensa anche la splendida colonnasonora di Sean Callery, che non è mai semplice sottofondo, ma costituisce un valoreaggiunto imprescindibile. La trama di ogni stagione è costellata di colpi di scena (talvolta davvero inaspettati)che mantengono sempre vivo l'interesse dello spettatore e la noia è uno spettro che maipotrebbe impensierirlo.Keifer Sutherland, ex divo degli anni '80 che sembrava condannato ai film di serie B (seguendole orme di colleghi come Rutger Hauer e Mickey Rourke), con questo ruolo ha ottenuto un notevole rilancio,dimostrando, nuovamente, di essere un ottimo attore. Se ne sono accorti anche i membri degliEmmy Arwards, che lo hanno candidato come miglior attore ogni anno, da quando va in onda 24, premiandolo,finalmente, per la sua interpretazione nella quinta stagione (che non a caso viene ritenuta lamigliore, e si è portata a casa anche i premi per regia, montaggio, colonna sonora eserie drammatica).In definitiva si può dire che 24 rappresenta quanto di meglio il mondo dei serial può offrireagli amanti dell'azione, del thriller e dello spionaggio, essendo una delle serie che meglio hanno saputorinnovare (o, per meglio dire, reinventare) questo genere.


Ricorda...

E' molto difficile trovare qualcosa che somigli anche solo vagamente a 24, ed in in particolare allo stile che viene adotto in questa serie; in ambito cinematografico, si possono considerare gli ultimi film di Michael Mann (Collateral e Miami Vice), che hanno in comune il montaggio nervoso, il digitale e alcune atmosfere.


24 The Game

La trama si colloca tra la seconda e la terza serie; essa costituisce un vero e proprio "ponte" tra le due, tanto che per comprendere a pieno il motivo di alcuni avvenimenti nella terza serie, è indispensabile aver giocato questo titolo. La formula adottata è quella dello sparatutto in terza persona, con alcune variazioni sul tema, come inseguimenti in auto (in una Los Angeles abbastanza ben riprodotta ed esplorabile), minigiochi di Hackeraggio, infiltrazionio stealth (piuttosto semplicistiche,ma spesso frustranti) e sezioni di cecchinaggio (molto divertenti).La grafica in media si assesta su livelli discreti, ma presenta alcuni tocchi di classe che raramente capita di vedere in un gioco per ps2 (bloom, ombre dinamiche ed esplosioni molto convincenti), inoltre la palette cromatica varia realisticamente a seconda dell'orario. La maggior parte del tempo la si passa a sparare, e in questi frangenti saltano subito all'occho quelli che sono i difetti principali del gioco: il sistemadi puntamento (lento ed impreciso) e la gestione della telecamera (che spesso è ingovernabile), comuni a parecchi tps. Per fortuna nel gioco è presente anche un buon motore fisico (l'Havok), che contribuisce a rendere piùdivertenti le sparatorie (soprattutto in alcuni livelli, nei quali l'interazione con lo scenario è più accentuata).L'aspetto meglio riuscito del progetto, comunque, è sicuramente quello narrativo: la trama (curata daglistessi sceneggiatori della serie) di fatto costituisce una stagione a sè, e non sfigurerebbe messa a confrontocon quelle "principali". Le numerose scene di intermezzo sono realizzate in modo ineccepibile, ricalcando lo stile adottato nella serie; ogni personaggio è doppiato dal rispettivo attore (e nella versione italiana, dal rispettivo doppiatore, tranne rare eccezioni) e la colonna sonora è composta dal sempre ottimo Sean Callery.Insomma, un titolo imperdibile per ogni appassionato della serie.


Articolo a cura di ferdi

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