5.4.08

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Regia: Lee Tamahori
Sceneggiatura: Gary Goldman, Jonathan Hensleigh Cast: Nicolas Cage, Jessica Biel, Julianne Moore

Da un romanzo del celebre Philip K. Dick l’ennesimo action movie con protagonista Nicolas Cage.


Chris Johnson (Nicolas Cage), in arte Frank Cadillac, è un prestigiatore che ha messo in piedi un teatrino in quel di Las Vegas, ma ha un dono particolare, riesce a vedere avanti nel suo futuro per all’incirca 2 minuti, in modo da poter sempre prevenire qualsiasi avvenimento che vada contro il suo volere.
Solo in determinate occasioni riesce ad andare oltre i due minuti e cioè quando vede una donna misteriosa che lui ritiene indissolubilmente legata al suo destino e che scoprirà chiamarsi Elizabeth (Jessica Biel).
In questo contesto di platonico amore si inserisce l’agente Callie Ferris (Julianne Moore) dell’FBI che vorrebbe sfruttare le doti di Johnson per rintracciare una testata nucleare scomparsa ed evitare che venga detonata su una qualsiasi città americana.
Tratto da “The golden man” di Dick (in Italia “Non saremo noi”) la sceneggiatura di Goldenthal ed Hensleigh conserve meno dell’un percento dello spirito visionario dello scrittore di Chicago, e il tocco pedestre di Tamahori (e si vede) non migliora certo la situazione, del resto non è che ci fosse molto da attendersi dopo “xXx 2 - The next level” e “007 - Il mondo non basta”.
La pellicola dura, fortunatamente, solo 85 minuti, pur tuttavia nei primi 50 non succede praticamente nulla e i restanti 35 sono una noia mortale (fatta eccezione per il colpo di scena a 5 minuti esatti dalla fine, che da solo non basta sicuramente a risollevare le sorti del disgraziato adattamento).
Le scene da action puro, a dire il vero poche, sono orchestrate malissimo e tutto si riduce ad un farfugliare di proiettili in ambienti scuri che non giova né alla trama né alla spettacolarità, mentre gli effetti speciali, veramente pessimi, sono della Tweak Films (“Spider-man 3”).
Per quanto riguarda il cast la scelta di Cage è sicuramente la meno azzeccata, insieme al suo parrucchino (voglio sperare che fosse un parrucchino), inespressivo come sempre ma qui ancor di più.
Il tocco femminile al film è dato dalla Moore, che ormai gravita nei film fantascientifici di serie B (“Freedomland” e “The forgotten” ne sono l’esempio lampante) e da Jessica Biel, che dopo il successo riscosso dal suo fondoschiena in “Blade trinity” e “Vi dichiaro marito e...marito” (a proposito, non è proprio da buttare la pellicola con Sandler e James) hanno ben pensato di farla recitare anche qui (pardon, di farla apparire anche qui poco vestita, ora suona meglio).
Sprecato Thomas Kretschmann (“La caduta” e “Immortal ad vitam”) per un piccolo ruolo privo di spessore.
Da segnalare un cammeo di Peter “Tenente Colombo” Falk nel ruolo di Irv.
Negli Stati Uniti è uscito esattamente un anno fa, sarebbe stato meglio se non fosse mai arrivato qui in Italia questo clone del “bellissimo” “Premonition” con Sandra Bullock.
Ero anche stato avvisato dal cartellone pubblicitario (“Chi riesce a prevedere il futuro può cambiare il presente” n.d.r.), ma niente, sono andato lo stesso...


Recensione a cura di Svengali

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