13.6.08

Recensione: E venne il giorno

Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura:
M. Night Shyamalan

Cast: Mark Wahlberg, John Leguizamo, Zooey Deschanel, Betty Buckley, Ashlyn Sanchez

Il tanto atteso ritorno di M.Night Shyamalan, dopo il piacevole “Lady in the water”, si rivela un buco nell’acqua.



Una misteriosa tossina spinge le persone al suicidio, l’America è nel caos più totale, quello che all’apparenza sembrerebbe un attacco terroristico si rivela invece essere una “presa di posizione” da parte della natura.
Elliot Moore (Walhberg) e sua moglie Alma (Deschanel) cercano una via di fuga, nella speranza di poter ricostruire anche una vita coniugale ormai allo sbando.
La nuova pellicola del regista indiano, ormai trapiantato ad Hollywood, Shyamalan si rivela, a conti fatti, una grandissima delusione, sono parecchi infatti i fattori che ne hanno minato la qualità e ben pochi (quasi assenti) gli elementi degni di nota.
Innanzitutto la sceneggiatura, punto cardine delle sue precedenti produzioni, è un grossolano miscuglio di situazioni e personaggi già visti, che vanamente prova a puntare sull’originalità, ma a conti fatti nulla di trascendentale se si pensa che già nel 1963 Hitchcock e Hunter avevano trattato il medesimo argomento (ribellione delle “forze della natura” sostituendo alle piante, al centro dell’odierna pellicola, gli uccelli dell’omonimo titolo), o ancora Emmerich, un paio di anni fa, ci aveva propinato l'ennesimo film catastrofico a sfondo ambientalista (lì almeno era sano intrattenimento condito da effetti speciali all'avanguardia), ma in questo caso il tutto non riesce mai a coinvolgere pienamente lo spettatore.
Ad aggravare il tutto contribuiscono delle scelte narrative decisamente poco azzeccate e/o inspiegabili (la moglie turbata da qualcosa di sconosciuto appare costantemente con gli occhi sgranati e incapace di trasmettere emozioni, forse per giustificare la palese inespressività della Deschanel) e attori poco adatti ai loro ruoli (ridicolo il militare, inutile la nipote della coppia, messa lì tanto per fare numero).
Stranamente sorprende invece Mark Wahlberg, dopo la delusione dell’ultimo “Shooter” offre in questo caso una prova convincente, insieme a John Leguizamo (messo da parte dopo venti minuti), ma tanto non basta perché il film raggiunga quanto meno la sufficienza.
Ad un primo tempo pressoché ridicolo ne segue un secondo in cui si intravedono tutti gli elementi tipici del modo di far cinema di Shyamalan, dalle situazioni volutamente ironiche nei momenti meno attesi (anche se alcune sarebbero state meglio in un b-movie tanto sono tristi e squallide) al colpo di scena (in un certo senso meno telefonato che nelle precedenti produzioni, merito anche della colonna sonora, mediocre opera di James Newton Howard), ma è la deriva splatter a far storcere il naso.
Sinceramente è alquanto inutile mostrare gli inermi sventurati finire triturati da un tagliaerba o schiantati al suolo dopo un volo di trenta metri, alla pellicola non aggiungono nulla, non risultano convincenti e molto spesso annoiano (intorno a metà film è partito il toto scommesse su chi sarebbe stato il prossimo, nel raggio di tre metri da Mark Walhberg, a fare una pessima fine).
“E venne il giorno”, lungamente atteso, segna il punto più basso della sua filmografia, tocca parecchi argomenti senza riuscire ad approfondirne neanche uno, rimanendo sempre in bilico tra la storia d’amore (con rigoroso lieto fine) e il film di denuncia (ambientalista, che va tanto di moda ultimamente nella mecca del cinema), personaggi dai caratteri solamente abbozzati, una sceneggiatura per niente ispirata e delle musiche non eccelse sono gli elementi che affondano completamente la pellicola e la pongono di “diritto” tra le peggiori del 2008.
Degni di nota i venti minuti che precedono lo scialbo finale, registicamente e narrativamente perfetti (tanto da sembrare di vedere un altro film), ma non bastano per “salvarlo”.
Bocciato.



Recensione a cura di Svengali

0 commenti:

Creative Commons License
This opera by I Soliti Ignoti is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07.03.2001. Tutti i marchi, le fotografie e le immagini che compaiono nel sito sono di proprietà delle relative case di produzione e dei relativi proprietari. Tutte le copertine presenti nel sito sono a solo scopo dimostrativo. I soliti ignoti declina ogni responsabilità sul loro utilizzo.