Regia: Sergej Bodrov
Sceneggiatura: Sergej Bodrov, Arif Aliyev
Cast: Tadanobu Asano, Tegen Ao, Aliya
Uscita: 25 Aprile (Italia)
Sito ufficiale: QUI
Le gesta di Temudjin, conosciuto meglio col nome di Gengis Khan (che significa Sovrano Universale), uno dei conquistatori più famosi della storia, sembrano essere perfette per realizzare un prodotto cinematografico di grande impatto, eppure fino ad oggi i lungometraggi degni di nota relativi al sovrano mongolo sono pressoché irrilevanti. E' quindi con una certa aspettazione che attendiamo il prossimo 25 Aprile, quando nelle sale italiane giungerà il film Mongol, prima parte di una trilogia, del regista russo Sergej Bodrov (Il prigioniero del Caucaso, Nomad), recentemente candidato all'oscar per il miglior film straniero. Un film che si propone di ripercorrere la vita del famoso condottiero a cominciare dalla travagliata infanzia fino alla vigilia dell'Impero mongolo, con uno stile che si avvale di un efficace utilizzo delle moderne tecnologie digitali senza rinunciare ad un buon uso della luce naturale, ottenendo in questo modo una ricostruzione incredibilmente realistica delle feroci battaglie che segnarono la vita di milioni di individui. Ma non lasciamoci ingannare pensando di trovarci di fronte all'ennesimo film che privilegia la spettacolarità ai contenuti, perchè questa coproduzione fra Russia, Germania, Kazakistan e Mongolia non vuole dare risalto esclusivamente alle scene di battaglia, ma cerca di dipingere il famoso personaggio storico da un punto di vista oscuro a molti, quello privato, concentrandosi sul suo fondamentale rapporto con la moglie Börte, sulle ingiustizie subite nella prima parte della sua vita e sulle sue amicizie più significative. Quella che ci troveremo di fronte, quindi, non sarà l'immagine alla quale siamo abituati quando si parla di Gengis Khan, che viene generalmente descritto come un uomo sanguinario e senza scrupoli, ma di un temerario e prode condottiero. Interessante anche la scelta di girare, con non poche difficoltà, numerose scene negli stessi luoghi in cui vi si svolsero gli eventi narrati.
Il ruolo del protagonista è affidato al giapponese Tadanobu Asano (Vital, Ichi the Killer) che abbiamo ripetutamente avuto modo di apprezzare e che speriamo si riconfermi anche ora come uno degli interpreti nipponici più affascinanti e interessanti degli ultimi anni, mentre il resto del cast è composto da attori decisamente meno conosciuti e in molti casi per la prima volta sullo schermo.
La speranza, naturalmente, è che nelle due ore di durata si riesca ad alternare nel migliore dei modi le scene movimentate e quelle che ci consentiranno di conoscere la vita personale di Temudjin, permettendo così di raggiungere, senza annoiare, una discreta fetta del pubblico italiano, ammesso che venga distribuito in maniera capillare.
Se il lavoro finale sarà all'altezza delle aspettative, potremo presto godere di un ottimo prodotto cinematografico e di un bell'affresco sulla vita dell'uomo che seppe creare il più grande impero della storia umana.
Sceneggiatura: Sergej Bodrov, Arif Aliyev
Cast: Tadanobu Asano, Tegen Ao, Aliya
Uscita: 25 Aprile (Italia)
Sito ufficiale: QUI
Le gesta di Temudjin, conosciuto meglio col nome di Gengis Khan (che significa Sovrano Universale), uno dei conquistatori più famosi della storia, sembrano essere perfette per realizzare un prodotto cinematografico di grande impatto, eppure fino ad oggi i lungometraggi degni di nota relativi al sovrano mongolo sono pressoché irrilevanti. E' quindi con una certa aspettazione che attendiamo il prossimo 25 Aprile, quando nelle sale italiane giungerà il film Mongol, prima parte di una trilogia, del regista russo Sergej Bodrov (Il prigioniero del Caucaso, Nomad), recentemente candidato all'oscar per il miglior film straniero. Un film che si propone di ripercorrere la vita del famoso condottiero a cominciare dalla travagliata infanzia fino alla vigilia dell'Impero mongolo, con uno stile che si avvale di un efficace utilizzo delle moderne tecnologie digitali senza rinunciare ad un buon uso della luce naturale, ottenendo in questo modo una ricostruzione incredibilmente realistica delle feroci battaglie che segnarono la vita di milioni di individui. Ma non lasciamoci ingannare pensando di trovarci di fronte all'ennesimo film che privilegia la spettacolarità ai contenuti, perchè questa coproduzione fra Russia, Germania, Kazakistan e Mongolia non vuole dare risalto esclusivamente alle scene di battaglia, ma cerca di dipingere il famoso personaggio storico da un punto di vista oscuro a molti, quello privato, concentrandosi sul suo fondamentale rapporto con la moglie Börte, sulle ingiustizie subite nella prima parte della sua vita e sulle sue amicizie più significative. Quella che ci troveremo di fronte, quindi, non sarà l'immagine alla quale siamo abituati quando si parla di Gengis Khan, che viene generalmente descritto come un uomo sanguinario e senza scrupoli, ma di un temerario e prode condottiero. Interessante anche la scelta di girare, con non poche difficoltà, numerose scene negli stessi luoghi in cui vi si svolsero gli eventi narrati.
Il ruolo del protagonista è affidato al giapponese Tadanobu Asano (Vital, Ichi the Killer) che abbiamo ripetutamente avuto modo di apprezzare e che speriamo si riconfermi anche ora come uno degli interpreti nipponici più affascinanti e interessanti degli ultimi anni, mentre il resto del cast è composto da attori decisamente meno conosciuti e in molti casi per la prima volta sullo schermo.
La speranza, naturalmente, è che nelle due ore di durata si riesca ad alternare nel migliore dei modi le scene movimentate e quelle che ci consentiranno di conoscere la vita personale di Temudjin, permettendo così di raggiungere, senza annoiare, una discreta fetta del pubblico italiano, ammesso che venga distribuito in maniera capillare.
Se il lavoro finale sarà all'altezza delle aspettative, potremo presto godere di un ottimo prodotto cinematografico e di un bell'affresco sulla vita dell'uomo che seppe creare il più grande impero della storia umana.
Anteprima a cura di Nosf
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