7.7.08

Top e flop nei primi sei mesi del 2008 (Parte I)

La prima parte di uno speciale dedicato alle uscite in sala di questi primi sei mesi del 2008

Con la speranza di farvi cosa gradita, stiliamo una piccola classifica del meglio e del peggio di questi primi sei mesi del 2008, anno ricco di uscite importanti che ha visto, finora, confermate le attese e ha presentato anche alcune gradite sorprese.







GENNAIO:

Il primo mese dell’anno è segnato, irrimediabilmente, dal piccolo gioiello firmato Sean Penn, “
Into the wild” (con il quale abbiamo tra l’altro “inaugurato” il progetto Soliti Ignoti).
Punto di forza l’esperienza reale vissuta dal giovane Chris McCandless (interpretato
magistralmente da un camaleontico Emile Hirsch), divenuto nel corso del suo viaggio Alexander Supertramp.
Il tutto sottolineato dalle magnifiche musiche di Eddie Vedder e dal tocco di Sean Penn.
Altro titolo interessante, passato un po’ in sordina qui in Italia, è “
Lars e una ragazza tutta sua” (candidato all’oscar per la miglior sceneggiatura durante l’ultima edizione).
Ryan Gosling interpreta Lars Lindstromm, giovane affetto da turbe psichiche, che troverà il vero amore in una bambola di silicone.
In una storia che sa commuovere e che avrebbe meritato sicuramente qualcosa di più.
Lo scettro di flop del mese spetta all’orripilante (non per meriti suoi) “
Aliens vs Predator 2” dei fratelli Strause, un concentrato di roba già vista e scialbi effetti speciali per una storia che non coinvolge minimamente, merito anche di un cast particolarmente “ispirato”.


FEBBRAIO:

A farla da padrona è il già cult “
Non è un paese per vecchi” dei fratelli Coen, che tornano alla ribalta dopo il deludente “Ladykillers” del 2004.
Sangue freddo e tensione alle stelle in un thriller atipico, interpretato da Javier
Bardem (oscar per il ruolo più che meritato), Tommy Lee Jones e Josh Brolin.
Adattato dall’omonimo libro di Cormac McCarthy.
Ma non bisogna dimenticarsi de “
Lo scafandro e la farfalla” di Julian Schnabel, un raro esempio di poesia trasposta su pellicola, nonostante il tema trattato non fosse dei più convenzionali.
Per quanto riguarda il flop del mese si contendono la palma il vetusto “
John Rambo” firmato Sylvester Stallone e il goticheggiante “Sweeney Todd” di Tim Burton, colui che è riuscito a rifare sé stesso una quantità considerevole di volte.
Ad uscirne “vincitore” è tuttavia il veterano del Vietnam, protagonista di un film ai limiti del ridicolo e che non sfigurerebbe affatto in una delle tante produzioni parodistiche in voga negli ultimi tempi.


MARZO:

Scandito dalle dolenti note del dramma familiare diretto da Sydney Lumet.
Onora il padre e la madre” (ma il titolo originale è “Before the devil knows you are dead”) è la perfetta rappresentazione dei vizi della moderna società, a cui i due protagonisti Philip Seymour Hoffman e Ethan Hawke danno un corpo e un animo (nero).
Poco spazio è stato invece lasciato al tenero “
La volpe e la bambina”.
Documentario e film si intrecciano nell’opera del francese Luc Jacquet (oscar per “La marcia dei pinguini”) in una storia d’altri tempi che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia.
Oltre alla bravura degli interpreti (le volpi e la giovane Bertille Noël-Bruneau).
Flop del mese il pachidermico “
10,000 a.C.” di Roland Emmerich, favoletta per bambini trasferita in digitale, con tanti luoghi comuni a farla da padrone, insieme ad un persistente senso di noia e disinteresse.
Sul gradino più basso del singolare podio si piazza invece la pellicola di Marc Foster, “
Il cacciatore di aquiloni”, pessima trasposizione dell’opera cartacea di Khaled Hosseini.


A domani con la seconda e ultima parte.



A cura di Svengali

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